sabato 21 marzo 2020

IL TEMPO SI È FERMATO


Di colpo, di schianto si fermò tutto.
Avevamo l’impressione che anche il vento avesse smesso di soffiare. Le giornate diventarono l’una la fotocopia dell’altra, era come svegliarsi e ricominciare da capo sempre la stessa.
Improvvisamente avevamo paura di toccarci, quasi di guardarci negli occhi. Tutto quello che fino ad un giorno prima definivamo “routine”, non esisteva più. Ci rendemmo conto di quanto quella quotidianità che tanto ci annoiava era per noi linfa vitale.
Credevamo di conoscere, di essere padroni del significato della parola “Libertà”, di cosa significasse essere liberi. Ci rendemmo conto sin da subito che ci sbagliavamo. Non lo capimmo davvero fino a quando non sentimmo di desiderarla dal profondo delle viscere.
Tutto così surreale ma dannatamente reale.
Sembrava di essere intrappolati in uno di quegli incubi che la mattina ti fanno svegliare fradicio di sudore. L’unico scopo era quello di concludere la giornata il prima possibile. I tramonti acquisirono un significato diverso, poiché si facevano carico delle angosce e delle ansie e le trasportava via, facendole scomparire dietro l’orizzonte.
Il tempo si era fermato e non potevamo far nulla per farlo ripartire.
Questa condizione ti porta a fare i conti con te stesso. Sei costretto a tirare le somme, a rivedere i tuoi piani. Ci si rende conto degli errori, delle cose andate bene.
La condanna più grande in questo momento è riservata a chi, guardandosi indietro, capisce di aver sprecato fin troppo tempo.
Ma non è la fine, è solo un punto ad un libro che di capitoli vuoti ne ha già troppi.
Le lancette ripartiranno e offriranno a tutti un’altra possibilità. Il tempo si è fermato, ma solo per farti riprendere fiato.

Autore: Alessio Capone

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