sabato 28 marzo 2020

SE

Se ti venissi a cercare
E ti direi
Spogliami dalle mie paure 
Congetture 
E ti direi
Smentisci quei preconcetti
Imperfetti 
E ti direi
Che il tuo sguardo m'incide un vinile
Di emozioni 
Create, fraintese, spezzate. 

-O forse non era vero?

venerdì 27 marzo 2020

ATTENDERE


La vita è fatta di attese, aspettiamo sempre qualcosa o qualcuno. Pensate un po’ adesso quante persone stiano aspettando un caffè, quante una chiamata da qualcuno per una passeggiata sotto il caldo sole di maggio.

Perfino quando ci mettiamo a letto, attendiamo con ansia di addormentarci. 
Quando la sveglia ti desterà dalle braccia di Morfeo, dopo svariate imprecazioni, attenderai con ansia di ritornarci tra quelle lenzuola. 
Però il senso delle nostre giornate paradossalmente è proprio quello, l’attesa. Riuscite ad immaginare un momento nel quale realmente non ci si aspetta nulla?
Non credo che esista, ma se vi è capitato, credo che abbiate già scelto di non vivere. 
Aspettate gente, sperate o scongiurate.
Adesso vi lascio, il messaggio che aspettavo è arrivato. 
Ma tranquilli, non è quello che attendevo sul serio, quello non arriverà. 
E io continuerò ad attendere con voi.

martedì 24 marzo 2020

LONDRA

Sei la mia Londra a Natale
E mi assale 
L'idea di aspettarti
Vorrei accarezzarti

Se c'ho gli occhi tristi 

Non ci far caso 
Di altri ne ho visti
Ma mi manca il tuo naso
Le tue mani sul mio viso
Il tuo sorriso

Non rimanerci male

Se per sbaglio 
Riascolto un vocale 
E ripenso a quel taglio
Che ti eri fatto

Tu,sempre distratto.

Io,che deraglio.

domenica 22 marzo 2020

SEI LA MIA QUARANTENA

                                                                           
 Sei la mia quarantena
Perché la testa c'ho piena
Di te


Mi dicevi ''io sono il re''
 Dell'ironia
Con te i giorni volavano via

E mo? 
Non vedo contorni 
I pensieri ,si,
son più tersi
Ma gli occhi men   verdi 

Non ti ci perdi più
Del resto eri tu
Che mi portavi ai concerti 

E gli sguardi incerti
Di chi ci fissava 
Mentre l'alito urlava 


Canzoni stonate,  
Le nostre risate.


sabato 21 marzo 2020

HEY TU


Ma i miei occhi cadenti li vedi?  

Hey tu ci credi?

Che i mari disegnano schemi

E noi con due remi
Infrangiamo le onde
Rotonde
Profonde
Ma rotte
Come il mio orgoglio 
Ora è uno scoglio 
A tenermi in piedi 
Hey tu ci credi?
Ma non li vedi cadere questi occhi?
Tra i tanti rintocchi
Vorrei che mi tocchi
Spenti, riaccesi, pretesi
I tuoi sguardi
Si, si mi manchi.

IL CAMBIAMENTO


Tutto sembra inerme, fermo come una torrida giornata d’inizio estate. Più provi a muoverti, più sgomiti per fare qualcosa e più sudi, ti stanchi. Come quando ci si ritrova nelle sabbie mobili, più si prova ad uscirne e più si affonda. Per quanto noi possiamo impegnarci, se un cambiamento non è maturo esso non accadrà mai. Quando meno te lo aspetti tutto può cambiare in un secondo, in meno di quanto tu abbia potuto immaginare. Un secondo prima c’era il sole ed il tempo di un battito di ciglia, un temporale spazza tutto via. O viceversa.
Avremmo potuto avere tutta la preparazione del mondo, ma a quel momento a quei momenti, ci arriveremo sempre impreparati.
Tutto cambia in un attimo e la tua vita si può ritrovare catapultata in un’altra dimensione.
Bisogna apprezzare ogni secondo, ogni giorno quello che abbiamo e non perdere mai la speranza di risollevarsi, di un futuro migliore. Che esso riguardi il lavoro, una relazione, qualsiasi cosa.
Arriverà quel cambiamento e sarà veloce, tanto da accorgertene una volta messo alle spalle. Ci vuole pazienza, forza e costanza. 
"Le cose arrivano solo per chi sa aspettare"

IL TEMPO SI È FERMATO


Di colpo, di schianto si fermò tutto.
Avevamo l’impressione che anche il vento avesse smesso di soffiare. Le giornate diventarono l’una la fotocopia dell’altra, era come svegliarsi e ricominciare da capo sempre la stessa.
Improvvisamente avevamo paura di toccarci, quasi di guardarci negli occhi. Tutto quello che fino ad un giorno prima definivamo “routine”, non esisteva più. Ci rendemmo conto di quanto quella quotidianità che tanto ci annoiava era per noi linfa vitale.
Credevamo di conoscere, di essere padroni del significato della parola “Libertà”, di cosa significasse essere liberi. Ci rendemmo conto sin da subito che ci sbagliavamo. Non lo capimmo davvero fino a quando non sentimmo di desiderarla dal profondo delle viscere.
Tutto così surreale ma dannatamente reale.
Sembrava di essere intrappolati in uno di quegli incubi che la mattina ti fanno svegliare fradicio di sudore. L’unico scopo era quello di concludere la giornata il prima possibile. I tramonti acquisirono un significato diverso, poiché si facevano carico delle angosce e delle ansie e le trasportava via, facendole scomparire dietro l’orizzonte.
Il tempo si era fermato e non potevamo far nulla per farlo ripartire.
Questa condizione ti porta a fare i conti con te stesso. Sei costretto a tirare le somme, a rivedere i tuoi piani. Ci si rende conto degli errori, delle cose andate bene.
La condanna più grande in questo momento è riservata a chi, guardandosi indietro, capisce di aver sprecato fin troppo tempo.
Ma non è la fine, è solo un punto ad un libro che di capitoli vuoti ne ha già troppi.
Le lancette ripartiranno e offriranno a tutti un’altra possibilità. Il tempo si è fermato, ma solo per farti riprendere fiato.

Autore: Alessio Capone