lunedì 6 aprile 2020

LEI, LA LUNA


Lei era come la Luna piena, capace di oscurare tutte le stelle del firmamento, anche quelle più belle e luminose. Stupenda e spettacolare.

Lui era stato la sua Terra, era costantemente attratto da lei ed era il suo punto di riferimento in quel buio sconfinato che è l’universo.

L’unico problema è che ad un certo punto lei scompare, lasciandogli un senso di vuoto e disperazione. Accadeva ciclicamente e quando non scompariva cambiava faccia molto spesso.

Quando poteva si mostrava piena e luminosa, attirando su di lei tutti gli sguardi. E lui si dimenticava di tutto il resto, sperando che restasse così per sempre, nonostante fosse consapevole che l’avrebbe rifatto, mostrandogli il lato più oscuro.

Lui continuava ad attendere Lei, la Luna, lì, sempre nello stesso posto, guardandola sempre nello stesso modo, non cambiando mai. Aveva l’impressione che questa giostra, questo gioco, potesse andare avanti per sempre.

Erano due pilastri dello stesso sistema, tolto uno, crollava tutto. Non avrebbe più potuto fare a meno di lei, nemmeno desiderandolo con tutto il cuore.

Ogni pianeta ha la sua Luna e lui ha la sua con tutti i difetti annessi. Ha deciso di legarsi a lei soffrendo maledettamente, ma la sua bellezza compensa qualsiasi dolore.

Dopotutto, come ci si potrebbe orientare in una notte nella quale il buio è steso a pennellate, senza di Lei, la Luna?

 *Musica: Claire de Lune – Claude Debussy






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