mercoledì 20 maggio 2020
SCATOLA CINESE - Poesia di Maria Rosa Oneto
Aggrappata a quel
filo di luce
che pareva: rassegnazione,
dondolavo
il pesco in fiore,
come stelle
in prima sera,
timorose di mostrarsi.
Non c'era dolore, né
rimpianto
che potessero ferirmi
dopo una vita,
sbandata, sciolta nell'alcool,
"fumata" senza pensieri.
Il cielo era nero,
posseduto dal demonio.
L'anima rattrappita
in una scatola cinese,
pareva infischiarsene
del mandorlo in fiore,
dell' "eterno dominio"
che dall'alto la chiamava
e di quel fulmine
pronto a liberarla
nella fatica di renderla
immortale!
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